sabato , 2 Novembre 2024

Opinioni

E se la ricerca del “non turistico” fosse paternalistica?

Chiudete gli occhi e pensate all’ultimo luogo “non turistico” che avete visto o visitato. Cosa lo rendeva tale? Cosa significa, oggi, “non turistico”? E quanto, in realtà, quel “non turistico” è esattamente ciò che ci aspettiamo da certi luoghi, e quindi una proiezione nostra e delle nostre aspettative, anziché la capacità di accettare che ciò che per noi è pittoresco, …

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Overtourism in montagna: che ruolo per le amministrazioni?

Ho pubblicato questa riflessione a commento di un post di Luca Rota, in merito all’overtourism nelle terre alte e alla domanda provocatoria: è giusto che tutti possano andare in montagna a fare turismo? Riprendo qui la mia risposta leggermente ampliata, perché quello del ruolo delle amministrazioni nella governance del turismo in montagna è un tema che ritengo fondamentale. Penso che …

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“Non c’è niente”: le aree interne e l’idea di vuoto

“Non c’è niente” Quante volte le aree interne e montane si vedono appiccicare addosso questa etichetta di vuoto, di nullità? Eppure, in quel “niente” ci abitano persone. In quel “niente” c’è chi si sbatte, sogna, tutela, protegge, immagina e si sforza per avere qualcosa in più: servizi, spesso, ma anche svaghi, occasioni di comunità, rilancio dell’occupazione. E allora come fa …

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Sentire il limite: una riflessione su autenticità reale e immaginata

Durante il cammino in Sicilia, mi sono trovata a scontrarmi spessissimo con il senso del limite. E con “limite”, intendo il limite mio: ciò che riuscivo a fare, ciò che dovevo superare, ciò che non riuscivo a superare. La fatica, lo scoramento, gli imprevisti, le paure. L’immagine di me che mi restituivano le scelte del proseguire, o dell’Interrompere. Un cammino …

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Presenze silenziose, silenziose assenze

Una volta, durante un’intervista, un sacerdote di Vertova (BG) mi disse che fino a poco tempo prima le oltre quaranta santelle votive sparse su tutto il territorio venivano tenute curatissime: c’era sempre un lumino, sempre qualche fiore, sempre qualcuno che si facesse promotore della loro sistemazione qualora diventassero vecchie o scrostate. Spesso erano state erette dagli abitanti del paese, e …

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Riappropriarsi delle stagioni

Che poi, dicono tutti, bella la montagna d’estate. Belli i paesini, e i prati ridenti, e il sole che scintilla nel cielo limpido. Provate l’inverno, però. Provate novembre, le brume che si gonfiano dal fondovalle, le nubi che soffocano i monti sotto un cielo umido e gonfio. Provate il tempo dell’attesa, della stufa, della tana. Provate il silenzio del vuoto …

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Quando il culto dei paesi è un po’ fetish

A volte mi pare che ci sia un certo gusto del fetish nello sguardo con cui ci si approccia ai paesi abbandonati, alle case diroccate, ai cimeli di vite passate altrui nei territori montani e rurali. E’ come se ci sentissimo liberi di violare quei luoghi, di allungarci dentro gli occhi, di entrare a curiosare: sono abbandonati, dopotutto, no? E’ …

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Che tipo di turismo per i territori?

Da quando affronto le questioni connesse a terre alte e aree interne, inciampo continuamente nel tema del turismo nei territori. Turismo come mantra, come panacea di tutti i mali, parola d’ordine “rendere il territorio attrattivo per il turismo”. Tutto bellissimo, eh. Io stessa sono (spesso) una turista, lascio ad altri la retorica del “io sono viaggatrice, non una turista” perché …

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Croci in vetta, una riflessione personale

È di questi giorni la polemica montata attorno alla questione sollevata dal CAI, in merito alla liceità o meno di installare nuove croci in vetta alle montagne italiane. Simboli di fede e modo per esorcizzare in qualche modo la paura atavica della dimensione montana e del rischio che essa inevitabilmente comporta – oltre che modo per celebrare la vicinanza al …

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La tragedia di Andrea Papi e la necessità di ascoltare davvero le istanze dei montanari

 La tragedia occorsa al giovane Andrea Papi in Trentino ha risollevato (e ri-polarizzato) il dibattito attorno alla presenza dei grandi predatori nelle terre alte italiane. Ci ho pensato parecchio prima di scrivere qualcosa, perché non volevo che un fatto drammatico diventasse soltanto occasione di clickbait o di polemica gratuita: ci ho pensato perché ho provato a immaginare la paura del …

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Montagna: solo una scenografia?

La riflessione nasce dallo spot di Jeep Italia pubblicato su Instagram (e ora rimosso) che con il clam “L’ultima neve della stagione non puoi perderla” pubblicizzava un nuovo modello di fuoristrada, mostrandolo mentre sfrecciava fuoripista su un paesaggio montano innevato. Il reel si concludeva con la frase: “Le montagne ringraziano”. Al di là della mistificazione pubblicitaria (per fortuna i sentieri …

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Autenticità o make-up turistico?

Mentre ero a Madeira, mi sono trovata spesso a interrogarmi sul significato di autenticità dei luoghi. C’era qualcosa che mi strideva, quando sentivo il marketing turistico parlare di “scoprire un luogo autentico” per vendermi magari rumorosi tour in 4×4 nella laurissilva o affollate escursioni che diventano processioni ciabattanti di gente col cellulare in mano, in cerca solo della foto perfetta. …

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Eroi forse, ma prima di tutto cittadini

Non ho mai amato le “giornate internazionali di…”. E non amo particolarmente neppure la Giornata Internazionale della Montagna, perché dietro la – sacrosanta e necessaria- volontà di sensibilizzare su tematiche che condivido e sull’importanza ambientale, economica e sociale delle terre alte, mi pare si celi sempre il desiderio istituzionale di appuntarsi una medaglia al petto per un giorno, salvo poi …

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Il ricordo e la preghiera

La prima volta che sono salita alla diga del Gleno, per me era solo una bella gita: ero giovane e poco attenta, forse, alle storie sussurrate dai territori. La seconda volta, invece, ci sono andata con una gravità diversa nel cuore: con la consapevolezza cioè che quel luogo rappresentava una cicatrice, uno sfregio dolorosissimo, l’imperituro monumento alla memoria della tragedia …

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Montagna o montagne?

turismo territori da potenziare

Ogni volta che metto piede in un territorio, che esploro un paese, che parlo con i suoi abitanti… Mi rendo conto di quanto ciascun luogo sia un concentrato di specificità. In montagna, questo è quasi più accentuato che altrove: ogni piega di terra, ogni accrocco di case pietrose, ogni valletta ha la sua unicità: una variazione di dialetto, un piatto …

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Eppure la montagna già ce l’aveva detto…

In questi giorni si parla di siccità. Come sempre, se ne parla quando il problema arriva a toccare la pianura e le città, perché finché tocca solo la montagna chissenefrega… Eppure già a settembre scorso siamo stati da amici nell’alto Monferrato e la siccità imperversava da mesi, le campagne erano gialle, gli alberi secchi, le montagne pelate. Eppure già due …

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Avere un senso per qualcuno

“Chi abita o abitava qui?” Me lo chiedo ogni volta che incrocio una vecchia baita, una stalla, una abitazione sparsa tra i boschi e i prati. Quante case custodiscono le nostre montagne, e quante storie? Solitamente è facile capire se il posto sia frequentato o meno: rampicanti, tetti crollati, porte divelte, lucchetti arrugginiti su stalle invase dalle erbacce parlano di …

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Sulla fatica del vivere la montagna

C’è una cosa che ritorna spesso, nelle parole delle persone che intervisto a proposito del loro vivere in montagna: è la consapevolezza di quanto questo ambiente sia esigente, perfino duro. La montagna, mi ricordano tutti, non regala nulla. La montagna insegna che la più forte è sempre lei. Alla montagna la terra va strappata, rubata, palmo a palmo, e lei …

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Storie vs storytelling

Si può parlare di montagna senza trasformare il tema nell’ennesima occasione di storytelling? Si può parlare di montagna senza trasformarla in un prodotto da piazzare sul mercato? Scrivere di montagna mi sta insegnando ad andare oltre i proclami, a scrostare le storie dallo storytelling che troppo spesso le attanaglia, a cercare l’osso delle cose anziché limitarmi all’arrosto in fumo che …

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Riflessioni a caldo sul Piano Borghi

Ho sempre pensato che tra chi fa le leggi e chi ne dovrebbe beneficiare ci fosse una spaccatura nettissima, a volte impercettibile e a volte più evidente ma sempre presente. Quando si parla di aree interne e montane, quella spaccatura tende a diventare un baratro… Probabilmente perché, troppo spesso, chi pontifica rispetto a queste zone abita da tutt’altra parte, vive …

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Giovani e montagne: studi a confronto

Il tema del restare o tornare a vivere le montagne, da marginale che era fino a pochi anni fa, oggi sta ritrovando una nuova consistenza. Fenomeno di ritorno e di tendenza? Oppure semplicemente dato che non può più essere ignorato? Studi e ricerche italiane ed europee testimoniano infatti una crescente volontà, da parte dei giovani, di non lasciare la propria …

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Vecchie case e tenerezza dell’abitare

Ho una passione smodata per le vecchie case di montagna: le case contengono tutte le vite che vi sono passate dentro, stratificate, aggrappate ai muri e acquattate nei sottotetti. E quante ce ne sono. Quante case abbandonate allo scorrere del tempo e del mondo, cimeli immobili di un tempo vivo! Vi entro sempre in punta di piedi, quando mi capita, …

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Parliamo di borghi… Anzi, no

No, non parliamone, ché se ne parla già abbastanza e quasi sempre male e forse è ora di finirla, di cambiare solfa, che ne dite? Sull’abuso della narrazione del “piccolo borgo” è già stato detto e scritto tanto, e da persone e professionisti ben più formati di me sul tema. Il “borgo” come etichetta turistica, pubblicitaria, come parola magica dello …

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L’idealismo ucciderà la montagna?

Parlare dell’abitare le terre alte. Uscire dalla retorica idealizzata del “borgo”, cercando invece nuove chiavi di lettura per un fenomeno complesso e articolato, frutto di scelte obbligate, di idealismi da nutrire, di necessità personali e spirituali che la città non riusciva più a soddisfare. Dietro a ogni persona che sceglie di tornare o di restare a vivere in montagna (o …

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Dici assistente di borgata, leggi babysitter

Davvero le aree montane hanno bisogno del baby-sitter che spieghi loro come fare ciò che fanno da sole da secoli? Nasce la figura dell’“assistente di borgata”, racconta un articolo di Italia che Cambia, con il compito di “Connettere le comunità locali, aiutare e facilitare le relazioni tra le persone, oltre che attivare reti promuovendo progetti di sviluppo”, e di fare …

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Contro la retorica dell’eroe delle terre alte

Ultimamente ho riflettuto parecchio su quanto ci sia di “mitizzato” nell’idea stessa dell’abitare in montagna. Come se chi oggi compie questa scelta sia una specie di “eroe delle terre alte”, capace di portare sulle spalle tutto il peso di questa vita alternativa e fuori dagli schemi. Visionari, eroi, eremiti, solitari: così vengono spesso descritti quelli che attuano una scelta di …

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