Portare cultura nel proprio paese di montagna, e farlo attraverso il presidio di una biblioteca che diventi anche punto di riferimento per gli eventi, gli incontri con gli autori, i festival: è la storia che vogliono provare a scrivere la biblioteca comunale di Oltre il Colle, in Val Serina (BG), e la commissione che la gestisce con passione, dedizione e tanta voglia di andare oltre gli stereotipi sulle terre alte. O meglio, di integrarli: perché, come spiega Chiara Zanchi, “l’ambiente naturale delle nostre montagne è pazzesco, ma talvolta gli stimoli culturali sono scarsi: non si tratta di scegliere di avere l’uno o l’altro, ma di capire come trovare spazio per entrambi”.
La biblioteca di Oltre il Colle
Vita e radici familiari in valle e lavoro all’Università di Pavia come linguista, Chiara Zanchi è entrata a far parte della commissione della biblioteca circa un anno fa, grazie al coinvolgimento di un’amica, Michela Carrara, che vive stabile a Oltre il Colle, anche lei parte della commissione. Composta da dodici membri, tutti volontari, sia residenti sia villeggianti, la commissione si occupa di garantire l’apertura degli spazi della biblioteca e di organizzare eventi e iniziative culturali ad ampio spettro, capaci di andare “oltre la biblioteca”, slogan non a caso scelto per le pagine social del progetto come dichiarazione d’intenti.
“Riusciamo ad assicurare l’apertura dello spazio bibliotecario un pomeriggio alla settimana, quando arrivano i libri dell’interprestito dalle altre biblioteche della provincia, grazie alla disponibilità di Ornella Nobili, una signora milanese che ha scelto di trascorrere la pensione qui in valle e si è messa a disposizione per questa attività”, spiega Chiara. “Invece nei mesi estivi, quando c’è più gente, riusciamo a garantire due aperture settimanali”.

E se un pomeriggio a settimana potrebbe sembrare poco, è importante tracciare il profilo del territorio per capire l’importanza di un presidio simile. Con circa 930 abitanti stabili, un turismo prevalentemente anziano e di villeggiatura estiva e una scarsa offerta ricettiva, Oltre il Colle fa parte di quei paesi di montagna che si confrontano con le problematiche del presente montano, come spopolamento, progressiva erosione dei servizi e voglia di restanza da parte di piccoli gruppi che fanno il possibile per immaginare un futuro in valle. Sebbene la val Serina nel complesso abbia vissuto negli ultimi tempi un aumento della popolarità (anche grazie a iniziative turistiche di impatto, come la passerella panoramica di Dossena), il trend rimane quello di un paese in bilico tra chi resta e chi se ne va. La biblioteca si inserisce in questo solco, provando a tracciare nuovi percorsi per gli abitanti.
Le difficoltà di una biblioteca di montagna, tra spazi ridotti e scarsità di fondi
“Non che sia facile” puntualizza Chiara. “Abbiamo ad esempio problemi di spazio: la biblioteca oggi si appoggia a una stanza che viene usata anche per il consiglio comunale. Essendo molto stretti, abbiamo difficoltà ad acquisire nuovi libri. L’anno scorso abbiamo quindi deciso di utilizzare parte del budget previsto per le nuove acquisizioni per regalare ai bambini di Oltre il Colle dei libri per le vacanze, abbinandoli a un momento collettivo per spiegare come funzionano il prestito e il sistema bibliotecario. A Natale, invece, in collaborazione con gli insegnanti vorremmo promuovere un avvicinamento dei bambini al tema del bene comune, invitandoli a chiedere come regalo un libro per la biblioteca, e quindi per la comunità”.

Il grosso delle difficoltà, per Chiara, resta comunque la questione dei fondi: il budget che il comune destina alle iniziative bibliotecarie è risicato, e la commissione deve giocoforza muoversi tra i vari bandi territoriali o comunitari per reperire fondi e sostenere le proposte culturali.
Festival, incontri con autori e musica in quota
Quali iniziative? Presentazioni di libri, appuntamenti per i più piccoli, oppure festival musicali come la Sinfonia della Maga, che nel 2025 giunge alla sua seconda edizione.
“Si tratta di un festival di musica classica e sinfonica in quota” spiega Chiara. “Prende il nome dalla MAGA Skymarathon, una gara di sky running che tocca le quattro vette del territorio di Oltre il Colle, cioè il Monte Alben, il Grem, l’Arera e il Menna. La prima edizione del festival, finanziata grazie a un bando di Regione Lombardia, è stata un grande successo”.

Cuore del festival è la scelta di essere a bassissimo impatto ambientale: nessun elicottero per portare gli strumenti musicali in quota (l’unica eccezione è stata per il pianoforte, caricato sulla jeep del rifugista), nessuna o pochissima amplificazione, nessun prezzo da pagare se non la fatica – per i musicisti così come per gli spettatori – di arrivare a piedi nei vari luoghi dei concerti. “Al quarto concerto dell’anno scorso” dice ancora Chiara “c’erano oltre cinquecento persone. A riprova del fatto che le proposte culturali piacciono, anche in montagna”.
Inoltre, spiega, le piacerebbe riuscire a organizzare sempre più iniziative con le scuole e collaborazioni tra realtà locali e università. Un esempio? “Mi piacerebbe portare avanti un progetto di raccolta e archiviazione digitale sul gaì, l’antico gergo dei pastori delle valli bergamasche”.

Biblioteca: un’occasione per restare?
Quando chiedo a Chiara se, secondo la sua esperienza, la biblioteca potrebbe essere un fattore determinante nell’inversione di tendenza dello spopolamento montano, lei sorride: “Non so dirti se il ripopolamento delle terre alte sia un’utopia nostalgica o un’opzione che le terre alte riescano a gestire” ammette.
“Ma credo che la biblioteca, e in generale le iniziative culturali, possano contribuire a un consolidamento, all’aggregamento comunitario: offrono un’alternativa. La scarsità di stimoli culturali e di diversità umana nei territori detti marginali, soprattutto per i giovani, significa non avere libertà di scelta: solo ampliando i propri orizzonti la restanza può essere una vera scelta, qualcosa di costruttivo. Altrimenti è soltanto assenza di prospettive”.

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Crediti fotografici:
- foto di paesaggio: Gina Gelmini & Marco Vitali
- foto musicisti: Elena Tagini
Montanarium